Scuola di rispetto - Equilibra onlus

Il percorso laboratoriale proposto è promosso e finanziato dall’impegno sociale dell’Associazione Onlus “Equilibra per il benessere sociale”. La Onlus da sempre si è occupata di temi sociali e con vari progetti (Essere Donna) contro la violenza sulle donne e la violenza di genere. Accademia Pons aveva già partecipato a questo progetto nell’anno scolastico 2018-19, e collabora nuovamente nell’A.S. 2021-22.

Gli incontri saranno inseriti nell’ambito delle attività scolastiche. Saranno coinvolte Scuole Medie Inferiori e Superiori, con l’assenso dei dirigenti scolastici, che avranno a loro disposizione per l’intero anno scolastico una pianificazione di 10 ore per ciascuna classe.

Destinatari

I partecipanti al progetto sono gli studenti delle Scuole Medie Inferiori e Superiori (età 11 – 19 anni) delle Regioni coinvolte. Verranno selezionate due classi per ogni Istituto.

Obiettivo Generale

L’obiettivo generale del progetto è aumentare la consapevolezza dei giovani sul fenomeno della violenza con particolare riguardo alla violenza contro le donne, sensibilizzando i giovani (futuri uomini e donne di domani) e informandoli dei propri diritti in modo che questi possano tutelarsi, nei diversi casi di violenza o abuso di cui possono essere vittime. 

Obiettivi Specifici

  1. Creare un clima favorevole al dialogo e alla partecipazione delle attività di gruppo.
  1. Incrementare la capacità di riconoscere le proprie emozioni, in modo da esserne più consapevoli e non mettere in atto comportamenti impulsivi, comprendendo che ogni persona può provare emozioni diverse di fronte alla stessa situazione.
  1. Riflettere sui bisogni affettivi all’interno di una relazione e sviluppare la capacità di negoziazione con l’altro.
  1. Sviluppare la consapevolezza rispetto alle conseguenze sull’altro dei comportamenti violenti promuovendo valori prosociali, tra cui l’empatia e la capacità di assumere la prospettiva dell’altro.
  1. Avviare una riflessione condivisa esplorando le rappresentazioni che gli studenti hanno dell’autore di violenza e della vittima, con gli obiettivi di destrutturare gli stereotipi.
  1. Riflettere sulle dinamiche sottostanti la violenza nelle relazioni di coppia (emozioni, pensieri e paura di vittima e autore).
  1. Ridefinire la violenza contro le donne fornendo nozioni fondamentali sulle tipologie di violenza riconosciute in ambito internazionale (violenza fisica, psicologica, economica e sessuale) descrivendo le modalità attuative di ognuna.
  1. Descrivere le conseguenze a breve e lungo termine sia della violenza fisica, sia della violenza psicologica ed economica.
  1. Fornire indici rilevatori di una possibile situazione di vittimizzazione: segnali fisici e comportamentali della vittima.
  1. Incrementare le conoscenze dei servizi di prevenzione, sostegno e tutela delle vittime offerti dal territorio (centri e sportelli antiviolenza, case di accoglienza, servizi di accoglienza telefonica, sportelli ospedalieri) attraverso l’implicazione diretta degli studenti.

Metodologia degli interventi

L’intervento utilizzerà una metodologia teorico-esperienziale:

La metodologia proposta si fonda sull’educazione socio-affettiva, i presupposti teorici di questa corrente psico-pedagogica vanno ricercati nella Psicologia Umanistica e gli autori di riferimento di questo orientamento sono A.H Maslow e C. Rogers.

L’educazione socio-affettiva è un modello d’intervento psico-pedagogico che tende a migliorare nell’individuo la conoscenza di sé e facilita nel gruppo classe la comunicazione tra i membri. La metodologica fa sperimentare il coinvolgimento e la partecipazione diretta degli alunni, tramite tecniche stimolanti di attivazione (brainstorming, circle time, giochi interattivi, proiettivi, ecc.). 

Il metodo proposto consente inoltre il potenziamento di competenze molto importati per la vita relazionale: l’empatia, il sapersi mettere nei panni dell’altro, il saper individuare i messaggi di disagio o le richieste d’aiuto, il rispetto delle posizioni altrui, aiuta a prendere contatto con le proprie emozioni e a esprimerle. È inoltre un valido mezzo per la prevenzione della devianza giovanile.

Le attività si svilupperanno in base alla tassonomia degli obiettivi e le esercitazioni includono giochi interattivi, discussione e riflessione in gruppo, giochi psico-pedagogici. 

Durata

La durata totale sarà di 10 ore per ciascuna classe coinvolta. Gli incontri saranno modulati in relazione alla disponibilità del dirigente scolastico, in base all’inserimento delle ore dei corsi, inserendoli nel corrente programma scolastico.

Risorse Umane

Psicologi con il compito di condurre le attività e le esercitazioni, contenere i vissuti emotivi e facilitare le riflessioni, osservando le dinamiche interpersonali, evidenziando i punti in comune e le divergenze interne al gruppo, prendendo appunti e integrandoli per i debriefing di ogni attività esperienziale.

Valutazione dell’efficacia e Monitoraggio

  1. Per la verifica dell’efficacia dell’intervento sulla popolazione target di riferimento verrà somministrato agli studenti un Questionario che valuterà la conoscenza del fenomeno della violenza e la capacità di riconoscere gli indicatori. Il questionario (ex ante ed ex post costruito ad hoc) indagherà nello specifico, la violenza psicologica perché più sottile e più difficile da riconoscere.
  2. Il monitoraggio verrà effettuato attraverso l’osservazione diretta delle attività. Sarà così possibile, in itinere, apportare eventuali e opportuni aggiustamenti alla modalità di svolgimento delle attività, sia per quanto riguarda la partecipazione attiva degli alunni, sia per quanto riguarda il raggiungimento dell’obiettivo generale dell’intervento.
  3. Per valutare il gradimento degli studenti rispetto alle attività svolte e all’intervento verrà somministrato un questionario.